Manuela è una partecipante della scuola metodo Bates di quest’anno. Da sempre attenta ai suoi occhi e interessata al metodo Bates. Con la partecipazione alla scuola i suoi clear flashes hanno cominciato a diventare frequenti e relativamente facili da indurre (Manuela partiva da una miopia medio-alta)
“…. Anch’io ho provato la stessa sensazione (insofferenza verso lenti ed occhiali) quando ho tolto definitivamente ogni supporto e ho cominciato ad affidarmi ai miei occhi! ..Affidarmi.. Questa sensazione mi era del tutto sconosciuta! Non mi sono più fidata dei miei occhi da quando ero ragazzina (e mi pare che prima di diventare miope davo gli occhi per scontati e scontata la visione nitida) e con il metodo Bates ho riscoperto questo sentimento!! Che non ha pari! Riacquistando fiducia nei miei occhi sto piano piano ricostruendo un senso di fiducia anche negli altri organi di senso e in me, nella mia interezza e io che pensavo di essere sicura di me da sempre sto scoprendo che la sicurezza vera si basa sulla comprensione e sulla scoperta e accettazione dei limiti come delle possibilità, sulla tenerezza, sull’incoraggiamento continuo al confronto con me stessa e con gli altri, con questi occhietti bistrattati e umiliati che finalmente sono tornati a respirare, a vivere!
Ogni mattina mi sveglio, mi stiracchio per bene, controllo la mobilità del collo e della schiena, che non ci siano tensioni e quando mi alzo faccio subito l’otto pigro (il segno dell’infinito con il dito da seguire con gli occhi) e sento l’ampiezza del movimento che fanno i miei occhi, la facilità, la mancanza di sforzo se li lascio muovere liberamente e poi, se riesco, prima di uscire faccio le oscillazioni ampie che mi danno una nitidezza sufficiente e una capacità di percezione che ritengo adeguata per uscire e godere di quello che vedo, così come lo vedo. Cerco conferma sulla tabella di Snellen e a volte mi rendo conto che vedo meglio del giorno prima, a volte peggio! e allora parto alla ricerca di ciò che nei miei pensieri o nel mio corpo mi dà tensione, un bel palming per distendere le tensioni, un’altra occhiata alla tabella, prendo atto di come sto in quel momento con quella illuminazione ed esco con fiducia! Per me tutto questo è tempo che dedico alla cura di me stessa, come lavarmi, vestirmi, ecc. una cura che vivo come una seduta di massaggi rilassanti, che mi calma e mi dà una sensazione di serenità.” Quando esco di casa si accende immancabile la curiosità di cosa e come vedrò (con le lenti a contatto era tutto così piatto. così uguale a sè stesso..), mi lascio incuriosire da cosa vedo sfocato (che sarà mai quella roba lì in fondo verde.. che si muove? pensavo fosse un albero.. ma si muove..) e ci gioco, mi lascio meravigliare dai particolari che diventano sempre più nitidi, più chiari e ogni volta il paesaggio di sempre si rinnova!
E’ un’avventura meravigliosa! Un viaggio e una scoperta dentro e fuori di me! A volte viene un po’ di “mal di mare” ma so che non sono sola ad affrontare tutto questo e condividere le esperienze degli altri aiuta nella mia personale, perché, proprio come in un viaggio, ognuno ne ha una prospettiva diversa, sensazioni diverse e parlandone si rafforzano quelle positive, ci si rafforza a vicenda fino a far evaporare i dubbi, le paure..
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