Woga è un termine composto dalle parole water e yoga e lo si può quindi tradurre come “yoga in acqua”.
Sarà forse per la quasi totale assenza di gravità, per il ricordo dei nove mesi trascorsi nell’utero materno o per l’alta percentuale di acqua presente nel nostro corpo che questo fluido vitale rappresenta l’ambiente di lavoro ottimale per tante discipline fitness.
Una leggenda racconta addirittura che uno dei primi Yogi aveva il nome di Matsyendra meglio conosciuto come l’uomo-pesce. Si narra che Shiva insegnasse in riva al mare le tecniche Yoga alla moglie, la dea Pârvatî, che però si mostrava poco interessata, contrariamente ad un pesce che osservava incuriosito gli esercizi. A quel punto Shiva resosi conto del particolare interesse che il pesce aveva per lo Yoga decise di spruzzarlo di acqua facendogli assumere immediatamente sembianze divine, da lì il nome Matsyendra, il Signore dei pesci (matsya = pesce, Indra = Signore).
Al di là dei miti e delle leggende, praticare Yoga in acqua è forse una delle cose più naturali e semplici che possa esistere. Le posizioni e i principi dell’Hatha Yoga si adattano a meraviglia all’ambiente acquatico. Insieme alle Asana (posizioni statiche) c’è il Pranayama cioè il controllo e la regolazione della respirazione. L’acqua addolcisce i movimenti, sblocca le articolazioni, allunga e scioglie i muscoli, dona il giusto equilibrio psico-fisico e migliora le capacità di concentrazione. Lavorare in acqua è utile perché allontana le tensioni negative, previene lo stress, l’insonnia e l’ansia.
Per lavorare in piscina non occorrono prerequisiti particolari. Non è indispensabile saper nuotare; gli esercizi sono eseguiti in piedi, seduti sul fondo della piscina ma anche in galleggiamento con l’ausilio di particolari supporti. Tramite la pratica del Water Yoga è addirittura possibile superare la paura dell’acqua.
La temperatura della piscina dovrebbe essere intorno ai 33°C. Gli esercizi eseguiti sono per la maggior parte statici è per questo che la temperatura del fluido deve essere abbastanza alta.
Sito di riferimento www.woga.pro
(di Gianni de Stefani)