Una Venezia avvolta da leggera foschia e illuminata dal tramonto ci scivola sotto gli occhi.
Un punto di vista unico: dal ponte più alto della nostra nave che solca il canale della Giudecca per uscire dal porto, la città appare come solo in certi dipinti l’abbiamo vista. Uno spettacolo reciproco: noi immortaliamo il paesaggio e chi ci guarda dalle rive ci osserva con stupore. La Magnifica della SMC, accesa da mille lampadine per i suoi 300 metri di lunghezza e 60 di altezza, avanza docilmente: non c’è rumore, l’acqua si muove appena al suo passaggio, dagli altoparlanti arriva la voce di Boccelli sulle note di “Con te partirò”.
E’ iniziata così, sabato 29 ottobre 2011, la prima Crociera Olistica del Centro Tao Network.
Una settimana da Venezia a Istambul con soste a Bari, Olympia, Izmir, Dubrovnik.
Una crociera sul Mare Nostrum che da sempre è ponte tra Occidente e Oriente, testimone di civiltà e culture antiche, alambicco di conoscenze e saggezza e che ci offre ancor oggi possibilità di creare legami tra dimensioni differenti. Percorrere il Mediterraneo, arrivare dal mare ai luoghi che vivono sul Mediterraneo, è un’altra cosa. Altro dal percorrere via terra le sue rive, altro da volare da un Paese all’altro. Sul mare si vive un altro tempo, un altro mondo. Tra una tappa e l’altra c’è l’intervallo del mare che ti permette di sospendere gli stimoli, di avere lo spazio (finalmente spazio libero, solo acqua e aria) per elaborare, purificare, scoprire, pacificarsi.
Oggi ai viaggiatori del mare sulle navi da crociera si offrono solo servizi che ripropongono modelli di vita (peraltro di lusso) simili a ciò che possono trovare in qualsiasi hotel o villaggio di vacanza. Chi non vuole l’animazione, la discoteca, la piscina o la palestra trova sempre un rifugio su questi piccoli mondi galleggianti per “stare” semplicemente, ma è una dimensione individuale. La nostra Crociera Olistica ha offerto qualcos’altro. Un itinerario -anche- tra conoscenze per iniziare (o proseguire, o approfondire) la ricerca personale. Un cammino verso l’Oriente, partendo dai nostri elementi e integrando le correnti. Il focus lo troviamo nelle parole di M. Proust: “L’unico vero viaggio, l’unico bagno di giovinezza, non è andare verso nuovi paesaggi, ma avere altri occhi, vedere l’universo con gli occhi di un altro, di cento altri, vedere i cento universi che ciascuno vede, che ciascuno è.” (Alla ricerca del tempo perduto, La prigioniera, 1923).
Dunque un viaggio nel viaggio: durante la navigazione Dorotea, Gianpiero, Maddalena, Nadia e Valter hanno condiviso le loro competenze di Shiatsu, Do in, Floriterapia di Bach, Tai chi, Chirologia, I Ching, Numerologia, Qi Gong e altro ancora, esplorando con il gruppo (un gruppo eterogeneo di turisti che sono così divenuti viaggiatori) possibilità differenti del “dentro” e del “fuori”. Corpo e mente, essenza e aspetto, movimento e quiete, leggerezza e riflessione… Dualismi che si dissolvono per integrarsi, rinascendo con un visus che va oltre. Con gli occhi “liberi”, lo sguardo “aperto”. Non lezioni, corsi, trasmissioni di conoscenze: i partecipanti (relatori per primi) hanno potuto scoprire visioni differenti, vivere lo stupore dell’interazione, anche, con un ambiente per tutti nuovo. Un approccio alle discipline olistiche trattate che non ha contemplato ruoli di “esperti” e “principianti”: sia chi per la prima volta ha conosciuto queste varie possibilità e vie di ricerca personale, sia chi già le pratica e segue da tempo, ha potuto trovare nuovi stimoli e fonti di ispirazione. Nello spazio a noi riservato (sul ponte più alto della nave, circondato da vetrate, sospeso tra mare e cielo) è stato facile trovare la dimensione per la comunicazione, lo scambio, il ri-avvicinamento alle esigenze più profonde -quanto, per i più, nel quotidiano negate- di un modo “altro” di percepire il viaggio della vita.
E se già dopo ogni viaggio, o anche solo vacanza, torniamo rinfrancati -arricchiti e trasformati- al nostro abituale mondo e ritmo, dopo una settimana olistica sul mare sicuramente qualcosa di più e di diverso ci accompagna. E non sono solo le immagini, gli odori, i suoni, le sensazioni, i sapori, i colori, l’arte, la bellezza dei luoghi visitati e vissuti, l’energia sorta dal riposo. E’ la gioia di aver potuto realizzare e condividere una dimensione esistenziale in un contesto che è sempre stato percepito lontano o persino in antitesi alla visione olistica; di aver trovato le tracce di una esigenza di ricerca di benessere laddove il benessere sembra essere offerto solo dal soddisfacimento del divertimento effimero e spersonalizzato. E’ soprattutto la gioia di vedere confermata -attiva e agita- la presenza del desiderio di conoscenza per l’evoluzione personale.
E questo ci permette, anche, di rinnovare le energie con nuovi entusiasmi e stimoli per nuovi progetti. Di sicuro, per nuove crociere olistiche….
(di Enrica Panero Brusasco)