E’ il sesto nella sequenza degli esercizi di stretching dei meridiani del M° Masunaga.
I meridiani coinvolti appartengono alla Fase Legno della trasformazione del Qi. La coppia di meridiani pertengono alla funzione energetica della Vescica Biliare e del Fegato.
Questo esercizio regola la funzione vagale, liberando l’energia (qi) bloccata della muscolatura.
Funzione dell’organo-meridiano della Vescica Biliare: distribuzione del Ki in tutto il corpo.
Parole chiave: distribuzione, “decisione” (la capacità di prendere decisioni è legata al meridiano della Cistifellea: quando c’è troppa frustrazione si possono formare i calcoli biliari), pianificazione, controllo, collera trattenuta.
Funzione dell’organo-meridiano del Fegato: deposito di sostanze nutritive, disintossicazione, è la sede della capacità di fare progetti e vedere il futuro, disturbi legati a intossicazione, impotenza, problemi muscolari (contratture).
Parola chiave: immagazzinamento, pianificazione dell’energia, aggressività, scoppio d’ira, incapacità di assimilare, apparato riproduttivo maschile, superlavoro.
L’esercizio
Posizione iniziale: seduti con le gambe tese e divaricate al massimo consentito, braccia estese verso l’alto.
Ruotare il busto verso la gamba sinistra e fletterlo di lato verso la gamba destra (figura), fino ad appoggiarsi.
Spingere indietro il braccio destro in modo da poter guardare il soffitto da sotto il braccio.
Espirare profondamente 2-3 volte in questa posizione flettendo un poco di più il busto ad ogni espirazione; ritornare lentamente nella posizione di partenza.
Ripetere dall’altro lato. Tornare alla posizione di partenza e infine flettere il busto in avanti e, ad ogni espirazione, rilassare il busto e le braccia un po’ più avanti.
Lentamente ritornare in posizione iniziale ed, espirando, abbassare le braccia.
Non forzare l’esercizio, non sforzare le articolazioni.
Ricordate sempre di eseguite gli esercizi per i meridiani almeno una volta ogni due giorni, tenendo presenti le seguenti regole:
A – Eseguire i movimenti in allungamento durante l’espirazione.
B – Inspirare prima di iniziare il movimento.
C – Non forzare mai l’allungamento ma portare il corpo al limite della resistenza.
D – Rilassarsi e mantenere la posizione raggiunta respirando almeno due volte profondamente.
E – I punti dolorosi mostrano squilibri energetici (nell’espirazione il fastidio si attenua).
F – Prima di iniziare, cercate un posto tranquillo e prendetevi qualche minuto per concentrarvi sulla respirazione diaframmatica portando l’attenzione della mente sul vostro baricentro sotto l’ombelico (può aiutare la concentrazione porre le mani in questa zona).
Per comprendere meglio l’esercizio vedi il post precedente: https://www.centro-tao.it/2012/06/09/stretching-dei-meridiani-shiatsu-in-movimento/
con la collaborazione di Pier Luigi Tenaglia.
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