Un caso studio in quattro sedute di shiatsu.

Nel trattamento di un mal di schiena, ci sono vari possibili approcci. Quello specifico dello shiatsu affronta la radice del problema, sia essa psicosomatica o somatopsichica. Il concetto di salutogenesi, a cui lo shiatsu si ispira tradizionalmente, deriva da un sistema orientale che, essendo tradizionalmente carente di strumenti moderni, si basa sulle capacità di omeostasi dell’organismo. Si sostiene quindi che lo shiatsu agisca sulla parte sana della persona, stimolandone la salutogenesi, ovvero la costruzione della salute, attraverso un aiuto diretto ma soprattutto, cercando di stimolare le capacità intrinseche di ripristinare l’omeostasi per poi superarla e raggiungere un nuovo piano di equilibrio. 

In particolare, il trattamento shiatsu è in questo caso indirizzato alla gestione del dolore causato dai dischi intervertebrali disallineati, ma l’approccio non è né fisioterapico né analgesico, funzioni queste ultime più efficacemente svolte dalla terapia farmacologica.

Questo caso particolare che analizzeremo è molto interessante perché emerge come, a fianco di una terapia farmacologica e di un percorso fisioterapico, lo shiatsu agisca da stimolo inconscio per un cambiamento di approccio alla situazione, attraverso la stimolazione somatopsichica che facilita l’emersione di stati emotivi dolorosi, rappresentando quasi una forma di approccio meditativa.

In questo caso particolare, i fortissimi dolori dorso-lombari sono stati trattati dai sanitari tramite l’uso di cortisone e altri farmaci, prescritti dal medico curante e somministrati dopo un’accurata sequenza di esami radiologici ed ecografici. L’attività lavorativa del soggetto, un commerciante, ha sempre influenzato il suo comportamento, non avendo mai smesso di lavorare nonostante una problematica così dolorosa. Si tratta inoltre di un lavoro fisicamente impegnativo, con lo spostamento quotidiano di svariate decine di chili e una giornata lavorativa che supera abbondantemente le 12 ore.

In questo quadro critico, mi è stato richiesto un trattamento shiatsu. L’approccio utilizzato ha tenuto conto di diverse tecniche praticate esclusivamente sul lettino.

Al primo incontro è stata effettuata una valutazione tattile tipica dello shiatsu, esaminando i punti Shu del dorso e i punti Mu dell’addome, oltre a identificare i meridiani delle gambe compromessi. Data la localizzazione del dolore nella zona lombo-sacrale, sono stati trattati punti esclusivamente distali. Al termine del trattamento, sono stati inseriti esercizi per rinforzare la muscolatura addominale, così come prescritti dal fisiatra, con particolare attenzione alla gestione del respiro durante l’esercizio.

Dopo il primo trattamento, c’è stato un importante cambiamento nel comportamento della persona, che ha autonomamente deciso di ridurre la giornata lavorativa, recuperando così un riposo altrimenti trascurato, essenziale per il recupero dalla stanchezza fisica. Questo aspetto, non considerato in precedenza, è risultato fondamentale.

Una maggiore attenzione alle proprie esigenze fisiche è innata all’approccio dello shiatsu, che mira a rendere la persona più consapevole dei propri bisogni, focalizzandosi durante il trattamento sulle fasi di contrazione e rilascio muscolare, così come sulla gestione del respiro e sulla ricerca di una posizione confortevole durante il sonno.

Al secondo trattamento, si è data attenzione al rilascio fasciale e alle tecniche di rilascio per continuare a migliorare la consapevolezza della dicotomia contrazione/relax.

Il secondo trattamento ha quindi mirato a gestire quelle zone e quei punti che in precedenza avevano mostrato i migliori risultati nel rilassamento e nella diminuzione del dolore. La seconda sessione è stata più breve della prima, non essendo più necessaria una valutazione iniziale.

Dopo il secondo trattamento, la persona ha sperimentato un rilascio emotivo durante il sonno, con sogni che hanno coinvolto in modo significativo la sfera psichica, illuminando una profonda connessione con eventi familiari di forte impatto emotivo. Sogni, peraltro positivi, che hanno infuso vigore e fiducia, presentandosi al terzo trattamento con un aspetto e un comportamento più positivi e consapevoli.

Infatti, dalle sue stesse parole è emerso che, oltre alla riduzione dell’orario di lavoro, aveva anche deciso di prendersi frequenti pause di riposo senza il timore di non riuscire a svolgere il proprio lavoro che, essendo basato esclusivamente sulla sua presenza e sulla sua capacità di gestione dei tempi, aveva fino a quel momento portato a frequenti sovraccarichi con conseguente peggioramento.

Anche in questa fase, nel prendere coscienza di ciò che poteva provocare un deterioramento della salute, era evidente che la sensazione di inadeguatezza a livello familiare, emersa prepotentemente nel sogno, si era risolta spontaneamente attraverso l’accettazione del proprio vissuto e della propria condizione.

Quindi, in soli due incontri, in seguito a un’attenta stimolazione di punti somatopsichici, è stato impostato un profondo cambiamento nell’affrontare le necessità del corpo in modo più consapevole.

Il terzo trattamento ha identificato profonde contrazioni viscerali a livello addominale, correlate al dolore dorsale, ma che rappresentano anche un ulteriore aspetto legato a abitudini alimentari problematiche, suggerendo che l’eccesso di peso era da riequilibrare per ridurre il carico e anche la necessità di ripristinare un’attività fisica più adeguata, con esercizi appropriati. Quindi, si è raccomandata un’alimentazione più regolata associata a un’attività ginnica moderata e controllata.

Al quarto trattamento, la situazione era notevolmente migliorata, sebbene fosse emerso un dolore infrascapolare, legato non tanto a movimenti errati quanto a uno stato emotivo esasperato da un evento stressante. Ciò evidenzia come, anche se lo stato dei dischi intervertebrali non era cambiato, un adattamento posturale aveva spostato le tensioni muscolari, un effetto comune osservato in molti trattamenti shiatsu.

Queste sedute hanno portato a rilevanti osservazioni: la presenza di uno stato emotivo e fisico alterato, una reazione di autocorrezione e protezione fisica, una compensazione posturale, e una maggiore consapevolezza del problema. Questi elementi sottolineano l’efficacia dello shiatsu nel trattare il mal di schiena, evidenziando il suo potenziale non solo come trattamento fisico ma sopratutto come approccio olistico alla salute.

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Di Centro Tao Network

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