L’area più soggetta a tensioni latenti è l’addome, che è l’organo bersaglio dello stress. Dall’addome la tensione si irradia nella muscolatura della schiena e del collo dove il dolore è più spesso percepito.
Il trattamento dell’addome è un passaggio fondamentale; sciogliendo l’immancabile tensione allo stomaco si alleggerisce il diaframma recuperando la libertà del respiro.
Anche un minimo senso di sollievo così acquisito si moltiplica per le mille volte che si respira in un’ora, ecco perché il trattamento addominale è una ottima direzione di partenza del percorso di benessere. Ogni volta che si libera il corpo da una tensione si creano condizioni migliori per affrontare meglio gli altri problemi rimasti.
Trattamento dell’addome: si pongono le mani sull’addome della persona.
Prima si pongono una mano in alto, sopra l’ombelico, e una mano in basso sotto l’ombelico.
Si mantengono le mani sull’addome e si resta in ascolto seguendo il ritmo del respiro della persona.
Dopo circa un minuto si spostano le mani a destra e a sinistra dell’ombelico.
Si appoggiano fermamente e si resta in ascolto seguendo il ritmo del respiro.
Dopo essere rimasti in contatto con il respiro della persona e aver avuto una prima percezione della consistenza dell’addome, usiamo alcuni punti di riferimento per concentrare maggiormente l’attenzione sulle emozioni che la persona può vivere.
Questo esercizio è uno schema che serve a concentrare meglio l’attenzione sulle sensazioni percepite al tatto che si allargano alla percezione Empatica.
Le emozioni sono sostanzialmente presenti in ogni parte del corpo e pervasive in quanto parte della persona.
Le tensioni muscolari sono collegate a reazioni inconscie di difesa con una base emotiva.
Le emozioni infatti sono reazioni naturali di fronte ad eventi che colpiscono il nostro sistema nervoso.
I sentimenti sono evoluzione delle emozioni che si instaurano per un processo di apprendimento misto in cui lei l’emozione trova un suo radicamento come esperienza.
Quindi si può avere un’emozione di paura improvvisa e nel tempo acquisire un sentimento di paura per determinati situazioni o di eventi che perdura nel tempo.
L’esercizio di ascolto delle emozioni è sostanzialmente propedeutico a mantenere la concentrazione su alcune zone che solitamente sono inconsciamente contratte.
Il mantenimento dell’attenzione o comunque di una sensibilità al nostro contatto e azione della strutturazione di una tipologia di carattere o la strutturazione di un sentimento.
Possiamo utilizzare il concetto delle restrizioni muscolare, cioè restrizioni al diaframma, restrizioni alle articolazioni, tutti aspetti che presentano delle similitudini tra la respirazione che agisce per contrazione/rilassamento e al contrario le ‘corazze’ muscolari che rappresentano una riduzione della capacità di movimento muscolare.
Sulla zona dell’addome o della schiena vi possono essere restrizioni o contrazioni.
Anteriormente possiamo percepire oltre alle contrazioni muscolari esterne anche quelle sottostanti attorno agli organi.
Sul dorso possiamo evidenziare le contrazioni, le ‘protezioni’, nella muscolatura che sostiene La colonna vertebrale che in alto si aggancia all’articolazione della spalla e in basso si aggancia all’articolazione dell’anca.