Un ponte tra il tocco e la parola per dare profondità al trattamento

In un’epoca in cui le persone cercano sempre più strumenti integrati per il proprio benessere, il nuovo libro di Gianpiero Brusasco rappresenta una proposta innovativa e concreta per tutti gli operatori Shiatsu: integrare l’arte dell’ascolto e la gestione del colloquio nella pratica quotidiana.

Perché un operatore Shiatsu dovrebbe interessarsi al counseling?

Perché, come spiega l’autore, non si tratta di diventare counselor, ma di imparare a condurre bene un colloquio. Ogni seduta è un incontro unico, e sapere ascoltare, riformulare, porre domande aperte e gestire le aspettative aiuta a rendere la relazione più autentica e profonda. Questo libro fornisce strumenti pratici per farlo, senza sovrapporsi al trattamento, ma accompagnandolo in modo rispettoso e non invasivo.

Un libro nato dall’esperienza

Il testo nasce dall’incontro tra due percorsi: decenni di pratica e insegnamento dello Shiatsu, e una formazione specifica in counseling psicosintetico. Brusasco racconta come questa integrazione abbia dato voce a intuizioni già presenti nella sua esperienza: il colloquio, se ben condotto, è parte integrante del processo energetico.

Otto capitoli, una guida pratica

La struttura del libro è semplice e accessibile. Otto capitoli, ognuno con un’immagine simbolica, esempi concreti, casi reali e schemi riassuntivi. Alla fine del volume, alcune schede di lavoro aiutano l’operatore a esercitarsi e a portare nella pratica ciò che ha appreso: dalla riformulazione, alla comunicazione non verbale, fino all’auto-osservazione.

Un linguaggio chiaro per tutti gli operatori

Pensato in primo luogo per chi pratica Shiatsu, anche senza conoscenze pregresse di counseling, il libro può offrire spunti preziosi anche a chi già lavora nel dialogo d’aiuto. L’obiettivo è duplice: fornire strumenti, ma anche stimolare una riflessione profonda sul modo in cui incontriamo le persone che si affidano a noi.

Un ascolto che apre il corpo

Brusasco sottolinea come l’ascolto verbale, unito a quello tattile, permetta al cliente di sentirsi accolto e riconosciuto già prima del contatto fisico. Questo crea un campo di fiducia che favorisce la distensione, il fluire dell’energia, e una maggiore centratura da parte dell’operatore. Non si tratta di “chiacchierare”, ma di aprire uno spazio dove parola e tocco cooperano alla trasformazione.

Due tradizioni che si incontrano

L’incontro tra lo Shiatsu, con la sua matrice orientale, e il counseling, di tradizione occidentale, viene definito dall’autore come “un incontro di anime”. Dove lo Shiatsu sente, il counseling comprende. Dove il corpo parla, la parola può dare forma e senso. L’effetto, per chi riceve, è quello di un accompagnamento completo, che onora tutte le dimensioni dell’essere umano.

Un consiglio per gli operatori

“Non abbiate fretta di capire” – consiglia l’autore. Offrire spazio all’altro è il primo atto di rispetto e accoglienza. Allenarsi a riformulare, senza aggiunte, è una delle pratiche che il libro propone per rafforzare l’ascolto e la relazione.

Conclusione: un libro da praticare, non solo da leggere

“Shiatsu e Counseling” è molto più di un testo teorico. È una guida operativa, concreta, pensata per essere messa in pratica seduta dopo seduta. Un’opportunità per ogni operatore di affinare la propria arte, unendo la forza silenziosa del tocco alla profondità della parola. Perché ogni trattamento inizia da un incontro. E ogni incontro merita ascolto.

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Di Centro Tao Network

TAO, Tecniche ed Arti Orientali. Scuola di Shiatsu Tao, network dei professionisti delle discipline olistiche, corsi, trattamenti, conferenze. 3474846390 - info.centrotao@gmail.com

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