Nel contesto della formazione offerta dal Centro Tao Network, i professionisti del settore della salute e del benessere possono approfondire non solo le tecniche base dell’autoshiatsu, ma anche quelle più avanzate dello shiatsu, specialmente per il trattamento del dolore cronico. Questi metodi, che sfruttano la pressione digitale lungo i meridiani energetici del corpo, si rivelano strumenti potenti per affrontare diverse problematiche di salute, offrendo ai professionisti modalità di intervento non invasive che possono essere integrate efficacemente nella loro pratica quotidiana. L’apprendimento di queste tecniche al Centro Tao Network è particolarmente arricchente, poiché combina una solida base teorica con un’intensa pratica hands-on, consentendo ai professionisti di acquisire competenze applicabili immediatamente nel loro contesto lavorativo e di vita.
Lo studio che segue pubblicato su PubMed ci informa sull’effetto dello shiatsu e dell’autoshiatsu sul dolore cronico, la fatica e la difficoltà ad addormentarsi.
Cary A Brown et al.
J. Integr Med. 2014 Mar.
Obiettivo
La difficoltà ad addormentarsi (latenza del sonno) e a mantenere il sonno (mantenimento del sonno) sono problemi comuni alle persone che vivono con il dolore. La ricerca dimostra che i problemi di sonno sono, a loro volta, correlati all’esacerbazione del dolore cronico. Esiste un crescente numero di prove a favore di una serie di interventi pragmatici e non farmacologici sul sonno che possono essere potenzialmente incorporati nei programmi di gestione del dolore. Questo studio analizza i risultati dell’insegnamento a pazienti con dolore muscoloscheletrico dell’autoshiatsu manuale (ASM) standardizzato prima di dormire per ridurre la latenza del sonno.
Metodi
È stato scelto un studio di casi, con i partecipanti che agiscono come propri controlli, per facilitare la generazione di ipotesi per questo intervento nuovo e poco studiato. L’efficienza, la latenza e il mantenimento del sonno, le convinzioni sul sonno, l’intensità del dolore e i dati demografici di base dei partecipanti sono stati raccolti con l’actigrafia e questionari standardizzati self-report. Dopo una settimana di raccolta dei dati di base, l’intervento ASM è stato insegnato ai partecipanti. I dati di follow-up sono stati raccolti a 2 e 8 settimane dall’intervento.
Risultati
I dati raccolti inizialmente e nei due periodi di follow-up non hanno rivelato cambiamenti apparenti nei dati oggettivi dell’actigrafia. Tuttavia, è emersa una tendenza al miglioramento della latenza del sonno (tempo per addormentarsi) e della durata del sonno (tempo trascorso dormendo). Alcuni partecipanti hanno riferito di essere più interessati ad aumentare il periodo di sonno ininterrotto rispetto al tempo totale di sonno ed è possibile che l’ASM possa essere utile da applicare durante i risvegli notturni oltre che prima di andare a letto. Nessuno dei partecipanti ha riportato effetti negativi dell’intervento
Questi risultati preliminari sono promettenti e sono indicati studi futuri che esplorino il meccanismo d’azione e controllino maggiormente la fedeltà del trattamento.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24666675/
