Vedere ben senza occhiali è titolo di un libro che colpì il mio sguardo miope molti anni fa. Da allora l’interesse per capire i meccanismi che alterano la visione hanno sempre attirato la mia attenzione. Riporto il racconto del fondatore di Buena Vista, apparsa sul sito omonimo.

Nel capodanno del 1974 prendevo parte ad un seminario diretto da un importante esponente del campo della bioenergetica, che aveva deciso di stabilirsi in Italia.

Dopo tre giorni di intenso lavoro emotivo ognuno di noi si sentiva estaticamente perso in un mare d’amore e a capodanno nessuno andò a dormire prima del mezzogiorno del giorno dopo. A sera si decise poi di andare in macchina in un ristorante particolare in Valtellina. Riccardo guidava l’auto su cui mi trovavo io, e guidava nel buio e nella nebbia senza occhiali! Certo, negli ultimi tre giorni non aveva mai messo gli occhiali, questo faceva parte delle regole che ci eravamo dati, ma nella vita di tutti i giorni la sua miopia era di almeno 4 diottrie. Ed infine anche lui si rese conto di vedere bene: negli ultimi tre giorni si era semplicemente dimenticato la sua miopia.

Alcuni anni dopo stavo dando un massaggio a una persona che conoscevo piuttosto bene. Ero molto soddisfatto dei risultati che stavo ottenendo. Anche il mio cliente sembrava molto soddisfatto di quel che vedeva nello specchio. Stava guardandosi senza occhiali, e con l’aria di vederci bene. Gli chiesi esplicitamente se ci vedeva meglio del solito. E un incredibile cambiamento avvenne sotto i miei occhi. Tutti i cambiamenti positivi che avevo ottenuto sparivano uno dietro l’altro mentre il mio amico si osservava sempre più criticamente e sempre più… da miope. Per un po’ se ne era dimenticato, ma adesso tornava al suo atteggiamento abituale, dominato dalla critica e dalla contrazione dello spazio vitale..

Pensai: deve esserci un programma inconscio che impedisce di vederci bene; in qualche modo il mio amico non voleva davvero vedere bene,  soprattutto se stesso, anche se era convinto del contrario.

Il metodo Bates

Siamo a questo punto agli inizi degli anni ’80. Entro in contatto con il metodo Bates per il miglioramento della visione negli USA.

W. Bates era stato un pioniere, aveva capito molte cose sulla vista, ma i gruppi condotti secondo il suo metodo finivano spesso per produrre un atteggiamento di tensione nei partecipanti, e sotto stress la vista non migliora!.

Bisognerebbe evitare per quanto possibile l’atmosfera da scuola, da esame, ma molti insegnanti del metodo Bates, che erano stati miopi, finivano per imporre ai loro allievi un’impostazione per così dire scolastica, produttrice di stress, basata sullo sforzo, cioè il loro vecchio punto di vista…. da miopi!.

Nuove strade

Verso la metà degli anni ’80 cominciai quindi a battere strade nuove.
Puntai la mia attenzione in direzione del divertimento, del piacere, della sorpresa, del naturale.

La gente doveva partecipare ai miei gruppi per il piacere dell’esperienza visiva in se, dimenticandosi tensioni e obbiettivi rigidi, compreso quello di migliorare la vista a tutti i costi. Nei miei gruppi doveva esserci spazio perchè il nostro bambino interiore (e quindi i nostri occhi) potesse recuperare la sua gioia di vedere il mondo.
E la consapevolezza, non lo sforzo, doveva essere il centro.

Con la fine degli anni ’80 Buena Vista aveva assunto la sua struttura definitiva.
Da allora ha continuato ad evolversi rendendosi sempre più ricca di elementi piacevoli e tecniche nuove.
È stata proposta in India, Spagna, Italia e Germania, dove ha aiutato centinaia di persone a migliorare la propria vista e la propria vita.

Di Centro Tao Network

TAO, Tecniche ed Arti Orientali. Scuola di Shiatsu Tao, network dei professionisti delle discipline olistiche, corsi, trattamenti, conferenze. 3474846390 - info.centrotao@gmail.com

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